Al Festival di Salisburgo, una "Maria Stuarda" decapitata dalla noia e dalla messa in scena di Ulrich Rasche

Che noia! Non sapremo mai l'effetto prodotto da lontano da questa nuova produzione di Maria Stuarda , di Donizetti, la cui première, ripresa in diretta dal Grand Palais des Festivals di Salisburgo venerdì 1 agosto, è stata trasmessa in diretta sul canale Mezzo. Il regista Ulrich Rasche ha progettato una scenografia monumentale (probabilmente con il miglior effetto sullo schermo) che mette in scena la regina di Scozia e la sua rivale, Elisabetta I (1533-1603), su due "pianeti" inconciliabili. Vale a dire, due enormi trottole che, ruotando, possono inclinarsi e muoversi in tutte le dimensioni spaziali.
La sinossi, tratta dalla celebre pièce di Friedrich Schiller (anche lui storico), ruota attorno a un incontro mai avvenuto – Schiller era anche drammaturgo! – quello delle “sorelle” nemiche, il cui scontro porterà alla morte di Maria Stuarda, decapitata nel 1587, per ordine del sovrano d’Inghilterra.
Oltre a essere particolarmente rumoroso (si sentono scricchiolii, stridii, stridii, scoppiettii), il meccanismo induce una lentezza inesorabile sul piatto, che, pur non senza simboleggiare l'implacabile svolta del destino e del tempo, si introduce nei corpi in un travolgente giro di orologeria.
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Le Monde